L’allegro caos del 25 aprile

Io il 25 aprile non me lo perdo, è più forte di me. Io che odio tutte le feste comandate, e faccio numeri da funambola per evitare commemorazioni e cerimonie, il 25 aprile non c’è niente da fare, sono lì, in piazza, e aspetto la banda, le associazioni dei partigiani con il fazzoletto al collo, quelle dei Carabinieri e dei Volontari con il gagliardetto, il sindaco in fascia d’ordinanza, la corona di fiori e i discorsi. Mi piace quello che non sopporto in nessuna altra cerimonia, cioè l’aria da sagra paesana, con i bambini che frignano e corrono scappando via alle mamme, i vecchietti diritti e fieri che aspettano Fratelli d’Italia per far scattare la mano sul cuore, il casino allegro e improvvisato della banda che sbaglia gli attacchi però miracolosamente riesce poi ad arrivare alle fine tutta assieme al porompompòn finale, perché qualsiasi cosa suoni la banda finisce sempre con il porompompòn finale.

Mi mette allegria, il 25 aprile, perché è una cerimonia così, spontanea e poco organizzata, con il corteo che si forma come capita, perché ci dovrebbero essere le associazioni tutte in fila ma poi dopo due metri ognuno procede un po’ come cazzo gli pare, perché deve salutare il cugino, il parente, fare quattro chiacchiere con il vicino di casa, e si sciama in amena confusione, tutti assieme, canticchiando Bella Ciao.

Mi piace perché è un caos, la cerimonia del 25 aprile, ed è giusto che sia così, come viene viene, perché quello è lo spirito giusto, quello della democrazia che viene dal basso e si tira su d’istinto, una festa di popolo e un moto del cuore. Del resto a fare belle cerimonie, perfettamente organizzate e precise, ci riuscivano benissimo i fascisti, ed erano fascisti anche per quello.

6 Comments

  1. L’atmosfera da sagra paesana invece a me piace sempre. Comunque a una piazza del 25 aprile è legato uno dei ricordi più felici che ho di mio papà: mi mostrava la bandiera e mi spiegava che quella era la bandiera italiana ❤

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  2. è bella perché riguarda le persone
    le persone comuni che hanno trovato il modo di liberare l’italia, più di qualunque invasione amica
    molte di quelle persone hanno pagato un prezzo altissimo, per consentire a noialtri di dire un mucchio di puttanate, ma hanno ri-dato agli italiani la dignità persa

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