Quello che non so

Non so molto sull’attentato a Brindisi, per il buonissimo motivo che sono una blogger che scrive da casa sua: non ero sul posto, non posso aver visto nulla, non sono andata a chiedere informazioni ai testimoni né ho potuto avere contatti con gli inquirenti e le forze dell’ordine. So quello che ho letto dai lanci di agenzia e dalle notizie frammentarie dei giornali. E cioè che stamattina, poco prima del suono della campanella, all’Istituto Professionale Francesca Morvillo Falcone di Brindisi è scoppiata una bomba, più precisamente un ordigno formato da tre bombole a gas ed innestato da un timer. A seguito di questo fatto, una alunna sedicenne della scuola ha perso la vita, un’altra rischia di rimettercela e alcuni ragazzi sono rimasti feriti.

Quello che so io, come blogger che scrive da casa, è in pratica anche quello che sanno anche tutti gli altri blogger come me, e probabilmente, tranne qualche trascurabile particolare in più, anche i grandi opinionisti dei vari giornali e telegiornali, perché loro, come me che sono una blogger di provincia, il culo dalle loro scrivanie non ce lo alzano di certo, manco se scoppia una bomba a Termini, e figuriamoci in una scuola pugliese.

Quello che so è dunque che l’Istituto preso di mira portava il nome della defunta moglie di Giovanni Falcone, perita come lui nella strage di Capaci, il cui ventennale si celebra proprio in questi giorni. So che quella di Capaci è stata una strage di mafia, e so che la Mafia siciliana ha ormai addentellati ed alleanze ovunque, ma so anche che la Puglia e Brindisi non sono sotto la sua diretta influenza, semmai sotto quella della Sacra Corona Unita, organizzazione che, per quanto consta, non ha mai fatto attentati di questo tipo. So che le organizzazioni mafiose possono essere solidali, ma fino ad un certo punto, e mai e poi si pestano i piedi, per cui un mafioso non va senza permesso a mettere bombe in territori della Sacra Corona a meno che la Sacra Corona non gliene dia esplicito permesso, ma che la Sacra Corona, per quanto possa essere solidale con la Mafia siciliana, ben difficilmente darebbe il permesso di fare nel suo territorio un attentato che rischierebbe di smuovere le acque del suo quieto vivere ed inimicarle la popolazione.

Non so per certo, ma posso immaginare e silentio, che la scuola in questione non abbia mai ricevuto minacce o avvertimenti dalla malavita locale, altrimenti queste sarebbero subito state ricordate al momento dell’attentato e i mass media ne avrebbero parlato. Non risulta, invece, che la scuola avesse qualche progetto, più o meno educativo, in atto che potesse dar fastidio alla Sacra Corona, né che abbia mai avuto problemi sul territorio: nessun insegnante minacciato, nessun precedente (effrazioni, problemi). Non risulta che questa scuola, insomma, si segnalasse per una particolare incisività, rispetto ad altre, in iniziative antimafia, o che potessero dar fastidio alla criminalità: il che non vuol dire che non ne abbia fatte, si fanno in tutte le scuole, o che i suoi studenti non abbiano partecipato a cortei, o conferenze in cui la Mafia veniva esacrata, magari con grande entusiasmo, ma che le sue iniziative erano simili a quelle di molte altre scuole, e non certo tali da potersi configurare come qualcosa da “punire” con un attentato così eclatante e fuori dagli schemi.

So, perché sono una blogger ma un pochina di memoria storica ce l’ho, che gli attentati di Mafia avvenuti in passato sono stati un po’ diversi, perché sempre volti a colpire o persone ben determinate (giudici, giornalisti, personaggi che erano un punto di riferimento per il loro impegno) oppure luoghi simbolo (l’Accademia dei Georgofili vicino agli Uffizi a Firenze, la Chiesa del Velabro nel centro di Roma), ed hanno anche usato mezzi diversi, cioè esplosivo professionale fatto saltare grazie a telecomandi a distanza, non bombole del gas fatte esplodere da un timer così mal settato da far detonare tutto prima del suono della campanella.

Quello che so, insomma, è che si è trattato certamente di un attentato, progettato per uccidere alcuni studenti della scuola; ma che le modalità di questo attentato, se c’entra la Mafia, sono per lo meno anomale rispetto al passato.

Quello che non so, e che non posso sapere io, ma in questo momento non lo può sapere nessuno, è tutto il resto, perché per ora non abbiamo altre notizie che queste, non ci sono rivendicazioni, e non abbiamo idea né delle prove in mano agli inquirenti né di altro. Per cui chi in questo momento scrive post dando per scontato il coinvolgimento di Mafie, Sacre Corone, Servizi Deviati, Complotti internazionali, e individua persino i mandanti e le motivazioni dell’attentato in questione, basandosi su suggestioni del passato o su non meglio precisati suoi ragionamenti politico-scientifico-oracolari dovrebbe almeno avere il buon gusto di dire chiaramente che per ora, e allo stato dei fatti, quello che sa lui è quello che so io, e tutto il resto sono idee, più o meno balzane, che gli frullano per il capo.

33 Comments

  1. Difficilissimo capire qualcosa, in assenza di prove di alcun tipo e di informazioni precise.
    Direi che capiremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane se è iniziata una nuova strategia della tensione, o se si tratta di una faccenda di “mafia” o di un novello “unabomber” (è un pezzo che non si fa vivo, per fortuna).
    Certo che dopo quel che è successo in Sicilia mesi fa con al “rivolta dei forconi” (che cosa è stata veramente ?), e dopo aver sentito pezzi grossi dell’industria parlare di sollevazioni per prendere a calci in c… tutti i politici e gli amministratori per sostituirli con gente delle “associazioni professionali” e delle “nuove aggregazioni”… ecco, a cosa avete pensato voi ? Io so a cosa ho pensato io: non ci vuole molto.
    Basterebbe un piccolo default della Grecia con poi l’attacco al nostro pese della speculazione, magari qualche mese senza stipendio ai pubblici dipendenti, una catena di attentati, lo spread a 600/8001500 (e con un po’ di fantasia, metteci un po’ voi quello che volete), una” una tantum” di qualche migliaia di euro per persona per tamponare rate irrimborsabili di BOT… e potreste vedere una nuova…. e qui mi fermo.

    Anonimo SQ

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  2. Dopo quarant’anni ancora non sappiamo chi mise le bombe in Piazza Fontana o in Piazza della Loggia, chi fece saltare in aria la stazione di Bologna, chi fu il vero mandante dell’omicidio di Aldo Moro, chi diede l’ordine di far fuori Dalla Chiesa, chi buttò giù con un missile l’aereo a Ustica, et similia, e qualcuno crede ancora che in questo paese ci sia la speranza di poter fare chiarezza su qualcosa.

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  3. @lector @giapatoi

    Mi spiego: se questo è l’inizio di una catena di attentati volta sovvertire l’ordine costituzionale, contando sul terrore diffuso e la richiesta di un” governo forte”, ripeto lo capiremo presto. Altrimenti, sarà “solo” un fatto di mafia contro lo Stato.

    Anonimo SQ

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  4. @–>Anonimo SQ
    Avevano già consegnato 4.000 militari alla protezione dei c.d. “obiettivi sensibili” (che io credo essere in realtà le sedi dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia) col pretesto della lotta al terrorismo. Che straordinario tempismo!

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  5. Molto pertinenti le osservazioni su Sacra Corona Unita e rusticità dell’ordigno. Se non proprio Unabomber, non si può escludere nemmeno che sia un Unatonter.

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  6. @–>Ugolino
    I servizi segreti deviati, anche in passato, hanno sempre utilizzato degli idioti, opportunamente istruiti, per l’esecuzione materiale dei loro progetti. Il fatto che l’ordigno sia rudimentale, perciò, non prova nulla.

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  7. Concordo sul fatto che si parla e si sparla sui giornali su pochi fatti.
    D` altra parte i giornali devono fare notizia e vendere copie.
    Poi, tra due settimane tutto scomparita` nel nulla come e` gia` successo mille altre volte, chi si ricorda piu` della Fox oggi?
    La “stupid majority” tornera` a parlare della farfallina di Belen.
    Mi dispiace per quella povera ragazzina che ha perso la vita, ma tutta questa storia non mi fara` perdere il sonno.
    E` stata creata ad arte per distogliere la gente dai problemi della disoccupazione.
    Ci sono migliaia di morti sul lavoro prevenibili ogni anno ma nessuno ne parla perche` non fanno notizia.
    La gente che legge i giornali e si appassiona di queste non-notizie non e` tra le piu` intelligenti dell` Universo, IMHO e si merita il governo che c` e` in Italia.

    Gigi

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  8. Concordo con te sul fatto che quello che si vuole è precisamente questo schiamazzare inane sui perché e i percome. Di mio, mi limito ad aggiungere che qualche segnaletto in più in direzione di lotta anti-mafia in realtà Brindisi (Don Ciotti e carovana) e quella scuola (premiata per questo) l’avevano ben dato.
    Per il resto, credo che avere ascoltato Saviano anche solo mezza volta ci possa illuminare non tanto su cause e mandanti ma, appunto, sul comportamento da tenere. Tutti quanti.

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  9. Ma, scusa, Gigi, absit iniuria verbis. Come fai a dire che una bomba piazzata vicino a una scuola che uccide senza alcun apparente motivo una giovane studentessa e ne ferisce gravemente altre cinque, rischiando peraltro di fare una strage ancor più grave, non è una notizia?
    La tua affermazione mi sembra parecchio paradossale, oppure non ho veramente capito cosa vuoi dire.

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  10. @povna: tanto per chiarire, io non penso affatto che “quello che si vuole sia questo starnazzare” . Non credo che ci sia alcun piano o qualcuno che trama nell’ombra, o che suggerisce a giornalisti e blogger di parlare a vanvera. Non credo ai complotti, in questo caso. Mi pare che ci sia solo una massa di idioti che, senz avere uno straccio di prova in mano, hanno delirato per tutto il giorno su moventi e mandanti. Compreso Saviano, stavolta.

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  11. Caro Lector,
    mi stupisco un po` di questa domanda, ma spiego meglio il mio pensiero.
    Mi dispiace molto per quella ragazza, ma di morti innocenti e prevenibili ne succedono a centinaia in Italia e a migliaia nel mondo.
    Per esempio, muoiono ogni anno migliaia di persone per incidenti (prevenibili) sul lavoro o negli ospedali, ma di queste morti non si parla perche` non fanno notizia.
    Qualche anno fa nel Congo c` era una guerra che ha fatto milioni di morti, ma a malapena qualche notizia arrivava sui nostri giornali.
    Poi, una bomba messa forse da un pazzo che ammazza una ragazza riempie le cronache, perche`?
    Perche` la “stupid majority” non e` interessata alla vittima in se`, della quale non gliene fregherebbe di meno, quanto ai particolari morbosi della morte, ai dettagli della vita sentimentale della vittima.
    Per il popolino, questa morte non e` altro che un argomento di conversazione come la farfallina di Belen.
    I giornali lo sanno e ci mangiano sopra.
    E` tutto un business.
    Come vendere riviste pornografiche, per le quali io nutro molto piu` rispetto del Corriere e Repubblica.

    Gigi

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  12. Dici bene: anomalie e nessuna rivendicazione, eppure già da ieri hanno subito organizzato cortei contro la mafia (per carità, è anche giusto, ma non si sa se c’entri o no) e con i soliti stendardi dei partiti. C’è la solita corsa al dibattito e al commento che stanca e sposta tutta l’attenzione sulla tragedia e sul coinvolgimento emotivo che tutti più o meno “subiamo”.
    Ciao!

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  13. Mah! Speriamo proprio che si tratti di un Unabomber2. Non è che mi diverta ad immaginare scenari inquietanti. Però bisogna essere pronti a tutto, sempre (anche se non saprei bene cosa fare, in caso)

    Anonimo SQ

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  14. Orribile quel che è sucesso ma mi sembra strano come gente di alto livello nella cultura e anche politici senza pensare scrivono e parlano di “clima di tensione” essendo cosi sicuri che si trata di un’opera di malavita. E se esce che la mafia non c’entra ed è un pazzo pedofilo o altro non sono sicuro che quelli che hanno scritto di “clima tensione” chiederano scusa nei giornali nei siti nei tv .

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  15. @–>Gala
    Anch’io sono sempre stato molto scettico rispetto alle teorie del complotto o del Grande Vecchio, che alle mie narici han sempre puzzato come puzzano gli avvistamenti di alieni o le farneticazioni di coloro che credono che Stonehenge sia una centrale energetica costruita dagli atlantidei.
    Anch’io son piuttosto propenso a credere che il calcolo delle probabilità ci indichi, in questo caso specifico, un percorso che porta più al gesto d’un pazzo isolato che a quello d’una cospirazione orchestrata da chi sa chi.
    Tuttavia, rimane il fatto che in Italia, ogni qual volta vi siano tensioni sociali più o meno conclamate e pericoli evidenti di rivolta popolare, scoppia una bomba. Ribadisco: è più facile che si tratti d’una coincidenza, piuttosto che d’un indizio grave, preciso e concordante, ma uno non può evitare di pensarci.
    Se mai un giorno avremo occasione d’incontrarci per bere un caffè o un apertitivo assieme, se avrai tempo e voglia d’ascoltarmi, ti racconterò una storia che pare incredibile e che ha a che fare con bombe, complotti, servizi segreti e parafernalia di tale specie e che trova una collocazione geografica assai prossima ai nostri rispettivi domicili. Voglio dirtela a voce, non per rete o mail: cautela non pregiudica.

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  16. Una bomba, chiunque la metta, prelude sempre all’idea che qualcuno ne parli, e certo non c’è bisogno di pensare ai complotti (ai quali non ho MAI creduto, né credo ora) per saperlo (una bomba presuppone éclat, sempre, oserei dire per definizione).
    Detto questo, mi riferivo (ovviamente, visto il titolo del tuo post) al Saviano dei giorni scorsi sulla 7, non all’ipotesi (peraltro legittima come tante, e non urlata, e non schiamazzata) della S.C.U. Anche perché gioverebbe anche ricordare che – senza appunto urlare al complotto o agli scenari inquietanti e voluti dal grande vecchio (ai quali ripeto, non credo) – basta pensare all’ordinaria vita normale, per inquietarsi ogni giorno senza tanti perché.

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  17. sig. Gigi, Lei trancia giudizi a vanvera, e lo fa pure con le arie da snob da tastiera, oltre che con ostentata freddezza verso una morte che non è come tutte le altre, perché riguarda una ragazza di soli 16 anni:

    1) Premesso che, come ha già detto la titolare di questo blog, con Sua buona pace la notizia – purtroppo – esiste eccome, più che mai perché in Italia non si era mai sentito di un attentato ad una scuola.

    2) Non è vero che non si parla mai delle morti sul lavoro, semmai si può dire che se ne parli troppo poco, questo sì.

    3) Quali non meglio identificate conoscenze sociologiche e superiorità morale la autorizzano a scrivere che “la “stupid majority” non e`interessata alla vittima in se`, della quale non gliene fregherebbe di meno, quanto ai particolari morbosi della morte, ai dettagli della vita sentimentale della vittima“?

    3) Che ogni anno nel mondo muoiano non solo “migliaia di persone per incidenti (prevenibili) sul lavoro o negli ospedali“, sig. Gigi, ma milioni di persone innocenti che si potrebbero salvare, e che tutto ciò non faccia notizia, questo purtroppo lo sanno anche i bambini: il che non sminuisce minimamente il normalissimo, umano dispiacere per la morte orrenda di quella studentessa.

    4) E che Lei si premuri di comunicarci che di fronte alle morti di cui sopra quella della ragazza di Brindisi non la smuova più di tanto è cosa francamente inqualificabile: avrei voluto vedere se quella ragazzina fosse stata Sua figlia.

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  18. @Thorgen
    1) non sono uno snob, ho solo espresso la mia opinione
    2) nessuna morte e` come le altre

    -> “con Sua buona pace la notizia – purtroppo – esiste eccome, più che mai perché in Italia non si era mai sentito di un attentato ad una scuola.”
    3) se quindi la ragazzina moriva accoltellata da un coetaneo la notizia non faceva piu` prima pagina? E` importante che la ragazza o la bomba?

    -> “Non è vero che non si parla mai delle morti sul lavoro, semmai si può dire che se ne parli troppo poco, questo sì.”
    4) si parla di morti sul lavoro in generale, non di ciascuna morte in particolare, perche`? La morte del singolo in questo caso non conta?

    -> Quali non meglio identificate conoscenze sociologiche e superiorità morale la autorizzano a scrivere che “la “stupid majority” non e`interessata alla vittima in se`, della quale non gliene fregherebbe di meno, quanto ai particolari morbosi della morte, ai dettagli della vita sentimentale della vittima“?
    5) La prima pagina del Corriere della sera, con tanti particolari truculenti per attirare i lettori

    -> “ma milioni di persone innocenti che si potrebbero salvare, e che tutto ciò non faccia notizia, questo purtroppo lo sanno anche i bambini:”
    6) Se lo sanno anche i bambini, perche` nessuno fa niente o poco? E lei cosa fa?

    -> “il che non sminuisce minimamente il normalissimo, umano dispiacere per la morte orrenda di quella studentessa.”
    7) Mai detto che non provo dispiacere, ma perche` dobbiamo provare dispiacere solo per quella studentessa e non per l` operaio che muore schiacciato da un tir?

    -> E che Lei si premuri di comunicarci che di fronte alle morti di cui sopra quella della ragazza di Brindisi non la smuova più di tanto è cosa francamente inqualificabile: avrei voluto vedere se quella ragazzina fosse stata Sua figlia.
    8) E per tutte le morti sul lavoro ogni anno, lei ha scritto o detto qualcosa su quelle?
    O fatto qualcosa?
    E se l` operaio qui sopra fosse stato suo fratello?

    Porgo cordiali saluti a lei e alla padrona di casa,
    Gigi

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  19. “Ogni morte di uomo mi diminuisce, perché io partecipo dell’umanità. E così, non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te” – Nessuna battaglia di questo mondo si sarebbe mai svolta senza partire dal sentimento dell’ingiustizia. Voler essere intelligenti a tutti i costi è un nuotare in superficie, ma che vogliamo…è berlusconismo anche questo e, come tale, ormai inevitabile.

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  20. Il mio commento di stamattina non è stato pubblicato.
    Prendo atto di essere bandito anche da qui, dopo che dai togonzi e da M.me Barbarà, visto che il mio commento non conteneva nulla di offensivo, né di particolarmente polemico.
    Del resto tu, Galatea, puoi “bloccate chi ti pare”. Anche quando non si capisce perché.
    Ad maiora.

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  21. @topganz: detesto chi fa polemiche inutili su argomenti che non mi interessano. Se vuoi polemizzare con altri, fallo direttamente. i topi gonzi qua non vengono letti e questa Barbara non so chi sia. Per il resto, puoi continuare a commentare quanto ti pare. Ciao.

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  22. Ma lì fuori c’è un brutto mondo, sai. E le polemiche, volenti o nolenti, ne fanno parte. Qui, se ho ben capito, sono bandite, e lascia pure stare la distinzione fra “utili” e “inutili”, ché le polemiche sono tutte “utili” e tutte “inutili”. Sono i fatti a contare: anche dai topgonzi c’è il bando delle “polemiche inutili”, ma di fatto raschiano tutti i commenti che non cantano la loro canzonaccia in coro e sostituiscono il contraddittorio con commenti tarocchi. Un blog, però, il loro come il tuo, non può astrarsi dalla realtà. A meno di occuparsi di consigli di ricamo o ricette per pasticcini mignon. A meno di accontentarsi di un certo pubblico.

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  23. Non ne ho mai dubitato, altrimenti non avrei avuto mai alcun interesse per questo tuo blog (che leggo molto più spesso di quanto non vi intervenga). Ma questo non ti autorizza ad accontentarti.

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