Battesimi preventivi. E le estreme unzioni no?

Ammettiamolo, è geniale. La trovata di padre Giacinto Cataldo, un feroce antiabortista, che propone di battezzare i feti nel grembo della madre, anzi, per essere più precisi, di battezzare nel grembo della madre quei feti che la madre ha deciso di abortire, ha qualcosa di fantastico. Secondo l’immaginifico sacerdote, il battesimo si dovrebbe impartire aspergendo sul grembo della madre snaturata l’acqua santa, e potrebbe essere dato – a tradimento, immagino – dai medici e dalle infermiere prima o durante l’aborto stesso.

Ora, chiudete un attimo gli occhi, e immaginatevi lo scenario: la povera donna, già frastornata per aver preso una simile decisione, crede di aver già sopportato tutto ciò che era sopportabile: è riuscita, con enorme difficoltà, a venire a capo di un rebus mica da niente, e a trovare un reparto di ginecologia in cui ci sia un chirurgo non obiettore, a farsi ricoverare in tempo per non violare i termini di legge, a dribblare tutti i fanatici dei movimenti pro vita che infestano ormai consultori ed ambulatori pubblici, nonché, nel caso abbia optato per l’uso della pillola abortiva, anche i capannelli di esagitati che fanno picchetti e sgranano rosari nelle hall; insomma, è riuscita, non si sa come, a schivare tutto questo, quand’ecco che, proprio nel momento in cui è più indifesa, nel tragitto fra la camera e sala anestesia, per esempio, deve rimanere vigile, per evitare che padre Cataldo o qualche suo ameno sodale non le si pari davanti, armato di acquasantiera, per bendirle a tradimento il ventre. E non basta. Perché, salvatasi anche da questo possibile agguato, deve guardare con sospetto i medici che vede nella sala operatoria. Hai visto mai, infatti, che questi, con la scusa di metterle una guida per il catetere venoso, non brandiscano a loro volta un aspersorio, e zàcchete, battezzino il feto senza che lei possa dire ne a né ba.

Nonostante la Curia di Napoli non si sia pronunciata (il che lascia sospettare che persino nelle Curie ancora vi sia un barlume di senso della misura, o per lo meno del ridicolo) padre Cataldo è fierissimo della sua trovata, che potrebbe avere sviluppi ancora più divertenti. Infatti, metti caso che l’aborto non sia voluto, ma spontaneo? Per evitare rischi, non sarebbe il caso di istituire un servizio di sacerdoti appositi, che intervengano, aspersorio alla mano, dopo ogni rapporto sessuale? Se è vita fin dal primo momento, perché perdere tempo?

Ma, già che ci siamo, perché limitarsi agli aborti? Perché non guardare al ben più consistente numero dei bambini già nati, e degli adulti? Padre Cataldo, via, non siamo di mente così chiusa! La vita, si sa, è una cosa incerta per definizione: un momento ci siamo, quello dopo non ci siamo più, e nessuno è in grado di prevedere quando il Signore deciderà di chiamarci a sé. Dunque, Padre Cataldo, invece di benedire i feti, metta su un servizio permanente di addetti all’Estrema Unzione. Perché rischiare di morire nel peccato, quando un volontario ti può seguire 24 ore al giorno, somministrandoti ogni dieci minuti (cinque, per i più ipocondriaci) una estrema unzione su misura, che permetta così di filare dritti dritti in Paradiso nel malaugurato caso un improvviso coccolone dovesse coglierti per la strada, o mentre guardi la tv?

Padre Cataldo, via, io un pensierino ce lo farei. Una bella pletora di sacerdoti, o anche di volontari cattolici senza obbligo di prendere i voti, magari vestiti a lutto tanto per essere già pronti nel caso la triste circostanza dovesse accadere davvero. Un bisnèss mica da ridere, tanto da risolvere i problemi della disoccupazione per i prossimi vent’anni. Perché non sarebbe mica rivolto solo ai credenti, il servizio: anzi, i laici e i mangiapreti avrebbero il loro estremo untore d’ufficio, perché è ben chiaro che sono quelli che ne han più bisogno, poi. Per la divisa, mi ispirerei alla tenuta di Totò ne La Patente, magari un pelino giusto ancora più jettatoria, se possibile, così quei senzadio prendono coscienza di quanto l’esistenza sia sempre appesa ad un filo.

Non per dire, ma un’idea così, in un paese per nulla superstizioso come l’Italia, sono convinta che sarebbe accolta con una ola.

Via Metilparaben

11 Comments

  1. Personalmente, consiglio alle donne incinte di tenersi sempre appresso un Benelli M2 Tattico semi-automatico caricato a pallettoni da cinghiale, caso mai s’avvicinasse uno di quei bacherozzi vestiti di nero per aspergere loro il ventre con l’acqua santa. Anche perchè non si sa mai, forse di questi tempi li prediligono giovani giovani, ma proprio così giovani da non essere neppure nati.

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  2. # il battesimo si dovrebbe impartire aspergendo sul grembo della madre snaturata l’acqua santa

    in caso di emergenza (rischio imminente di morte) il sacramento può essere somministrato anche da laico di buona volontà, anche senza acqua lustrale, purché venga pronunciata, anche sottovoce, anche solo mentalmente, la formula “magica”

    # Un bisnèss mica da ridere, tanto da risolvere i problemi della disoccupazione per i prossimi vent’anni

    mi sembra un’idea da portare all’ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri

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  3. mi sa che patre cataldo potrebbe prendere per buona la prima delle tue proposte, quella di somministrare il battesimo fin dal momento del concepimento. ma per non consentire all’anima innocente neanche un secondo di passeggiata nel peccato, potrebbe proporre che un prete presieda in tempo reale all’atto. a occhi chiusi, si intende, e inveendo contro satana fornicatore.

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  4. Siòressiòri, noi della premiata ditta Bizzocheri S.A.S. siam qui su questa pubblica piassa non certo per bisogno, è vèro, perché di bisogno graziaddìo ne abbiamo abbastanza, e vèro ….

    Siòressiòri, siam qui su questa pubblica piassa perché ci vogliamo rovinare, è vèro …

    Sissiòri, dopo decenni di onorato e rinomato commercio mi voglio proprio rovinare. Venghino siòri venghino, ascoltate bene e approfittate, siòressiòri, ché se no poi è capace che mi passa la sbronza, sapete.

    Venghino siòre mamme, son qui per dare ai vostri bèi fetini l’intero pacchetto dei sacramenti di nostro Siòre al prezzo di uno, è vèro …. venghino anche i siòri babbi, guardino che ostie, tocchino, tocchino pure: tutta roba di primaria sagrestia, mica guaianelle, è vèro…

    Sissiòri, avete proprio sentito béne. Sioressiòri, non per sette, né per quattro, né per due, nossiòri: tutto il pacchetto al prezzo di uno, siòressiòri.

    Venghino e s’affrettino siòressiòri: battesimo, comunione, cresima, confessione, matrimonio/ordine (quel che lor siòri preferiscono per il loro bimbettinino, è vèro) e per finire estrema unzione, e il siòr fetino sarà bèlo che pronto per sedersi fra cherubini e serafini. Sì, non ci si crede, siòressiòri: al modico costo di un battesimo, e non se ne parli più.

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  5. pure io, che mi sono sbattezzato, temo che in punto di morte qualche bello spirito mi unzioni a tradimento. che di finire in un cimitero sotto una croce proprio non mi va.

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  6. senza contare che non esite il battesimo-blitz, non si può battezzare nessuno minore senza il consenso dei genitori.
    esistono i preti e i cattolici fanatici, purtroppo, e a questi non riesce a star dietro neanche la chiesa.

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  7. @Galatea: l’estrema unzione? Via, vuoi togliere al Vaticano la possibilità di rifiutare funerali in chiesa a chicchessia?
    P.s. leggo oggi che in occasione dell’ostensione della sindone verrà concessa un’indulgenza speciale alle donne che hanno abortito…offerta libera, suppongo…

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  8. Mi sorge un dubbio da togliere il sonno:se abortisce una donna mussulmana, animista, ebrea etc etc cosa fa monsignore? Battezza o non battezza?

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  9. Profe Galatea, non date suggerimenti a chi già ha fin troppe idee scellerate: nel mio quartiere, un par d’anni fa, il parroco fece distribuire nelle cassette della posta l’invito ad una scampagnata della parrocchia dove, fra le altre cose, prima della messa del pomeriggio a chiunque ne avesse fatto richiesta sarebbe stata impartita l’unzione dei malati (si tende a non chiamarla più “estrema”, anzi a chiamarla “unzione” tout court, questioni di marketing credo)
    Olio santo preventivo, appunto.
    Che pure ammettendo che qui a Genova, in particolare dalle mie parti, l’età media è particolarmente elevata, la cosa dà da pansare…

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